lunedì 24 ottobre 2011

La crisi e i tagli al contrario

Nell'ultimo anno la crisi nel nostro Paese ha colpito in maniera più netta che altrove, e ciò è in gran parte dovuto all'incapacità di chi ci ha governato di dare risposte adeguate alle sfide che ci venivano poste di fronte.
Gli interessi particolari di ognuno hanno avuto la meglio su quello generale, si è tirata l'acqua al proprio mulino finchè ad esso non è arrivata più acqua.
La risposta ricorrente che i nostri politici riescono a dare alla domanda sulla crisi è "il periodo di vacche grasse è finito, bisogna risparmiare e tagliare".
Benissimo.
Ma se i tagli li immaginassimo al contrario? Mi spiego meglio: perchè quando occorre tagliare per far cassa si parte sempre dal basso e non dall'alto? Può sembrare un quesito scontato ma in realtà secondo me non lo è. In particolare la Costituzione Italiana pone il cosiddetto principio di Sussidiarietà, il quale in parole povere sancisce "nel momento in cui lo Stato attraverso le sue articolazioni centrali non riesce a far fronte(o il livello successivo vi riesce in maniera migliore o risparmiando risorse) a determinate necessità, ad esse sopperisce un livello istituzionale via via sempre più vicino al cittadino".
Benissimo. Che si inizi ad applicare questo principio partendo dall'alto, d'altronde c'è crisi:

- TAGLIAMO IL CAPO DELLO STATO: è una figura rappresentativa dell'unità nazionale e di rappresentanza all'estero, oltre ad alcuni poteri di controllo che però oggi non mi sembra che vengano utilizzati per niente vista la libertà con cui il governo fa quello che vuole;

- TAGLIAMO IL PARLAMENTO: la Costituzione ha dato oramai ampi poteri legislativi alle regioni, il Parlamento ha solo potere di indirizzo e di emanare leggi di programma, ma tanto i programmi nel nostro Paese chi li segue più? neanche quelli televisivi oramai...;

- TAGLIAMO IL GOVERNO: le leggi possono benissimo essere presentate su iniziativa popolare, regionale, comunale, è inutile avere ad esempio un ministro della sanità che fa inceneritori o uno dell'industria agricoltore, o peggio ancora la soubrette, cosa volete che capiscano delle rispettive materie?;

Con queste semplici mosse, partendo dall'alto e andando a rispettare il principio di sussidiarietà, avremmo sicuramente molti meno costi e in 3 o 4 anni riusciremmo ad azzerare il debito pubblico (ce n'è veramente bisogno o è una bufala per tenerci sotto scacco??)...

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